Meloni, “parlare di famiglia è un atto rivoluzionario”: “viviamo in un’epoca nella quale parlare di natalità, maternità, famiglia è sempre più difficile, sembra un atto rivoluzionario”. Così il Premier, Giorgia Meloni, nel corso del suo intervento alla terza edizione degli Stati Generali della Natalità. “Fin dal nostro primo giorno” – ha continuato il Capo dell’Esecutivo – “abbiamo fatto della natalità e della famiglia una priorità assoluta della nostra azione. L’obiettivo che ci prefiggiamo attraversa tutte le politiche del Governo e avere un ministero ad hoc, rappresenta la scelta di avere il punto di vista della famiglia su tutte le politiche che il Governo porta avanti”. Il Presidente del Consiglio che ha parlato dall’Auditorium della Conciliazione accanto a Papa Francesco, ha illustrato i provvedimenti dell’Esecutivo sul tema, dall’”aumento all’assegno unico” al “rafforzamento del congedo parentale” passando per “il diritto a convertire in tasso fisso il tasso variabile del mutuo” e le novità in tema di lavoro.
Urso, “prossima settimana legge quadro sul Made in Italy in CdM”: “la prossima settimana presenterò in CdM la legge quadro sul Made in Italy che partirà dalle competenze, che sono quelle che davvero mancano”. Ad affermarlo il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che ha inoltre specificato: “affronteremo i nodi del sistema produttivo, anche attraverso la creazione di un fondo sovrano che investa sulle filiere italiane con normative che ci consentano di affrontare la sostenibilità delle imprese”.
Ministri esteri Ue, ribadito sostegno dell’Ue all’Ucraina: si è tenuto oggi a Stoccolma il Gymnich, la riunione informale dei ministri degli esteri dell’Ue. I rappresentanti sono tornati a discutere temi ricorrenti quali il supporto dell’Ue all’Ucraina e il rapporto con la Cina, ma anche degli scontri in corso tra Israele e la Striscia di Gaza. A margine dell’incontro l’Alto Rappresentante Borrell ha dichiarato “Una delle cose che dobbiamo discutere è come interagire di più e meglio con i Paesi che stanno alla finestra, che alle Nazioni Unite votano contro l’invasione russa ma poi non sono contro l’invasione così tanto come vorremmo. Ci sono anche Paesi che non condannano l’invasione in sede Onu. Quindi, dobbiamo impegnarci di più con coloro che non hanno esattamente le nostre stesse posizioni”.