In seguito nuovo DPCM valido da oggi 4 dicembre ma di cui si sentiva già vociferare da più giorni riguardo alle misure ancora più stringenti che sarebbero state applicate causa pandemia, vogliamo tornare sul senso profondo del concetto di sport, andando anche a riprendere l’intervento fatto dal Presidente di Sport e Salute Vito Cozzoli durante il Convegno Nazionale di ANIF:
Le politiche pubbliche dovranno essere sempre più pervase di Sport. Sport come salute e anche sport come innovazione […] i centri sportivi sono l’ossatura sociale e civica del nostro Paese.
Il nostro hashtag #giùlemanidallosport è nato proprio dall’esigenza di innalzare un coro di voci che vadano a cambiare radicalmente la mentalità su cosa significhi sport e cosa significhi praticare sport.
Ci siamo forse resi conto un po’ di più dell’importanza dell’attività fisica durante il lockdown che ha messo a dura prova il nostro benessere psico-fisico privandoci di qualunque tipo di sfogo.
Le persone hanno aperto gli occhi e si sono rese conto che lo sport non è solo per i cosiddetti “fissati” dei muscoli o della linea ma è essenziale nella vita di tutti i giorni per tutte le età: dai bambini agli anziani.
Più volte è stato ribadito il concetto di sport non come hobby ma come fondamentale attività nella vita di ciascuno di noi, come prevenzione di malattie e rafforzamento delle difese immunitarie.
Inoltre, sport significa anche socializzazione: l’attività fisica permette al bambino, così come all’adulto e all’anziano di conoscere nuove persone e combattere la solitudine che la società odierna individualista spesso facilita.
Il tenere chiusi, così a lungo i centri sportivi, le palestre e le piscine sta causando un effetto domino sulla nostra società di carattere devastante.
Ecco perché è necessario fare “cultura dello sport” intesa come diffusione dei concetti cardine che appartengono a questo settore:
- Lo sport è salute:
L’attività fisica rappresenta uno dei principali strumenti per la prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili, per il mantenimento del benessere psico-fisico e per il miglioramento della qualità della vita, in entrambi i sessi e a tutte le età.
L’attività fisica è infatti utile in un’ottica globale per mantenere e rafforzare il benessere degli individui e della comunità. In ultimo, essa appare in grado di ridurre i costi diretti e indiretti dell’inattività fisica, quarto fattore di rischio principale per la mortalità globale e responsabile del 6% delle morti a livello mondiale.
- La terza età:
La mobilizzazione completa di tutte le articolazioni ed il potenziamento della muscolatura attraverso l’attività fisica regolare mette in azione numerosissimi meccanismi biologici che interagiscono con organi ed apparati. Nell’anziano l’attività fisica è indispensabile perché aiuta a mantenere un buon equilibrio di salute del corpo e tutti i suoi sistemi, a rallentare il processo fisiologico di invecchiamento, nonché a migliorare il sistema vascolare e respiratorio. L’attività fisica regolare con allenamenti di forza leggeri possono risolvere parzialmente o ritardare in modo significativo la perdita di massa e di forza muscolare, anche se iniziata in età avanzata. Il risultato sarà quindi un miglioramento della salute cardiovascolare e muscolare, ed una riduzione del rischio di malattie croniche, depressione, e declino cognitivo.
- I bambini:
Lo sport è un elemento fondamentale per il sano sviluppo dei bambini, tanto da essere stato riconosciuto dalle Nazioni Unite come un diritto fondamentale.
Secondo l’art. 31 della Convenzione sui diritti dell’infanzia,
“Gli Stati parti riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica […]”.
Nell’articolo non vi è la parola “sport” ma la dottrina ha specificato che all’interno del concetto “attività ricreative” vi è implicito lo sport.
Attraverso lo sport, il divertimento e il gioco i bambini e gli adolescenti imparano alcuni dei valori più importanti della vita, quali: amicizia, solidarietà, lealtà, lavoro di squadra, autodisciplina, autostima, fiducia in sé e negli altri, rispetto degli altri, modestia, comunicazione, leadership, capacità di affrontare i problemi, ma anche interdipendenza. Tutti principi, questi, alla base dello sviluppo.
Oltre ad avere un ruolo fondamentale nel trasformare i bambini in adulti responsabili e premurosi, lo sport riunisce i giovani, li aiuta ad affrontare le sfide quotidiane e a superare le differenze culturali, linguistiche, religiose, sociali, ideologiche.
Lo sport è un linguaggio universale in grado di colmare i divari e di promuovere i valori fondamentali indispensabili per una pace duratura.
C’è bisogno di un cambiamento radicale nella mentalità attuale e diffondere il messaggio che lo sport è salute, è cultura, è vita. Per tutti.
Anche se è un momento di grande difficoltà, tutti noi che rappresentiamo questo settore non dobbiamo arrenderci, continuiamo a credere nella promozione dello sport e a tenere attivi i nostri utenti.
