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Fitness: per crescere, invertire la tendenza

15 Dicembre 2017
fitness trend
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L’Europa è il primo mercato Fitness al mondo per:

  1. numero di consumatori, 52,4 milioni vs 55,3 milioni in America;
  2. strutture, 51.200 vs 36.180 americane;
  3. 26,7 bilioni di revenue vs 23,2 bilioni in America;
  4. lavoratori, 650.000 vs 279.100 in America.

Allora perchè il 60% degli adulti europei è in sovrappeso e 1 bambino su 3 tra i 6 e i 9 anni è in sovrappeso o obeso? C’è qualcosa che stiamo sbagliando e i dati sulla tipologia d’offerta ai clienti nel settore fitness e salute e sulla formazione europea di istruttori e personal trainer ci danno una misura dell’errore.

Tutte le strategie di marketing che si rispettino e che mirano alla crescita di una determinata industry si basano sui flussi di crescita demografica attuale e futura e sulle aree di opportunità da presidiare. Nell’attività fisica questi dati acquisiscono un valore sanitario, di prevenzione e terapia di molte malattie croniche, come da sempre si sgola la OMS ma, sapete quanto i Paesi seguono le famose linee guida della OMS sui 150 minuti settimanali di attività fisica? Il 41% delle persone in Europa non segue queste raccomandazioni contro il 48% degli statunitensi, il 54% dei canadesi e il 33% degli australiani.

E’ evidente che non basta ciò che è stato fatto fin ora e che qualsiasi politica nuova dovrà partire da un’analisi a 360° del settore perchè non può più esserci fitness senza health (salute).

Dallo studio presentato all’International Standards Meeting a Roma il 23 e 24 novembre 2017 da parte di Alexis Batrakoulis, educatore internazionale nel settore fitness e salute, membro del comitato per le credenziali di Exercise is Medicine per ACSM (American College of Sport medicine), emerge un’interessante analisi sulle relazioni tra principali trend del fitness, cambiamenti demografici e previsioni sulle malattie a maggiore a diffusione tra la popolazione. Mentre una stretta relazione sembra esserci tra lo status demografico corrente della popolazione globale e i risultati di un sondaggio su quelli che saranno le imminenti tendenza del fitness da cavalcare, emerge al contempo un gap tra le attuali competenze fitness e quelle che i trend suddetti richiederebbero.

La buona notizia è che siamo davanti ad una consapevolezza da parte degli addetti ai lavori sulle opportunità reali per i lavoratori nel fitness, cioè la reale risposta ai problemi demografici e la cattiva è che attualmente non siamo pronti a coglierle, sia per un gap educativo e sia, di riflesso, per un gap di offerta di servizi da parte di istruttori e personal trainer.

4 caratteristiche della popolazione globale

  1. Invecchiamento della popolazione.
  2. Popolazione obesa e in sovrappeso.
  3. Inattività fisica.
  4. Prevalenza di condizioni croniche.

Queste 4 caratteristiche sono legate alle nuove competenze richieste agli istruttori fitness e personal trainer: le skills più richieste in futuro ad un trainer, secondo il sondaggio, sono quelle necessarie a gestire le persone in sovrappeso, quelle rivolte ai bambini e alla terza età, l’attività fisica per la salute e quelle necessarie ad occuparsi delle persone diabetiche. Il sondaggio è stato rivolto agli addetti al settore di fitness e salute nella seguente percentuale: 81,2% istruttori, 6% operatori di settore, 1,4% fornitori, 4,9% enti di formazione, 3,8% instituti di elevata educazione, 2,7% associazioni nazionali.

Oltre all’evidente aderenza alla popolazione reale bisogna aggiungere che intercettarne i bisogni non significa solo successo commerciale ma prevenzione nel campo della salute e risparmio sanitario. Le 4 caratteristiche demografiche ci parlano di una sempre maggiore importanza numerica nella società della popolazione speciale.

Che cos’è una popolazione speciale? persone che sono affette da condizione di salute croniche o temporanee che sono tipicamente classificate in base al sistema corporeo e alle implicazioni fisiologiche.

Cause di mortalità

Quali fattori di rischio impattano di più sull’aspettativa di vita? Tra le prime 6 posizioni ci sono, nell’ordine, diabete, inattività fisica, ipertensione e obesità, tutte cause che l’attività fisica combatte o previene. Ci troviamo di fronte al più potente farmaco per la salute che però fatica ad essere somministrato dai medici solo per un problema culturale. Infatti come ha affermato un medico di Harvard.

Se l’attività fisica fosse una pillola tutti la prenderebbero.

Per vincere queste resistenze culturali abbiamo bisogno di maggiore formazione ed educazione del personale nel fitness e nello sport perchè altro dato emerso è che manca personale specializzato dato che la maggior parte delle certificazioni dei corsi per istruttori riguardano: istruttore di gruppo, assistente fitness, insegnante pilates, istruttore fitness e personal trainer.

Ci troviamo di fronte al rovescio della piramide dei bisogni: abbiamo bisogno di specializzazioni avanzate per assistere la popolazione speciale e i patologici, in crescita preoccupante nella società, e non ci sono gli strumenti?

C’è bisogno di un’inversione di tendenza che con EuropeActive e il progetto EREPS, di uniformazione degli standard educativi europei nell’ambito fitness e salute, vogliamo portare avanti, per andare incontro al futuro anche in Italia tramite la nostra base di centri sportivi!

 

 

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