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Convertire i Sedentari d’Italia: il caso di Body Studio Emilia

9 Aprile 2019
club dell'anno forum club
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In una Regione come la Sicilia, che presenta tra i maggiori tassi di sedentarietà in Italia e con una preoccupante crescita dell’obesità infantile, il club, affiliato ad ANIF, Body Studio Emilia, rappresenta un modello di wellness e salute, prima, di sport e fitness, poi , che ha saputo creare a Palermo una realtà sportiva dove medico, istruttore, personal trainer lavorano in modo integrato per garantire l’accesso alla salute per tutti attraverso l’attività fisica. Body Studio Emilia, con nostro grande orgoglio, è stato fra i club premiati al Forum Club 2019, a Bologna, dove ha ricevuto il premio prestigioso “Club dell’anno”. Per noi di ANIF, invece, ha vinto il premio wellness e salute per la sua sfida a tenere alta la bandiera dell’esercizio fisico come farmaco e prevenzione, una sfida che è nel DNA di ANIF.

Ci definiamo una società sportiva con un grande tasso d’innovazione ma a “conduzione familiare”

Abbiamo chiesto a Giorgio Trupiano, direttore tecnico e  motore instancabile del circolo, in che modo hanno conquistato i palermitani e convertiti in cittadini attivi. Se siete curiosi di conoscere nel dettaglio come fidelizzare i frequentatori di un club, chiedetelo a Giorgio Trupiano o proseguite nella lettura di questa intervista.

Giorgio, il premio nella categoria club dell’anno al Forum Club, che cosa rappresenta per voi?

Ricevere il riconoscimento del “Nuovo Club” per noi è motivo di grandissimo orgoglio. Ci definiamo una società sportiva con un grande tasso d’innovazione ma a “conduzione familiare”. Mi piace lavorare su questi 2 valori: Innovazione e Famiglia, per noi sono importantissimi.

A quale leva attribuite l’eccellenza del vostro club? A quale, pensate, invece i vostri frequentatori diano maggior valore, qual è il loro percepito?

Probabilmente l’aspetto che ci ha portato le migliori performance è l’area del Commerciale, la capacità dei nostri consulenti di motivare i potenziali iscritti ad uno stile di vita attivo è la caratteristica che ci garantisce il costante incremento di nuovi utenti. Da 4 anni lavoriamo con grande efficacia anche sui servizi a maggiore valore aggiunto, allenamenti personalizzati con trainer dedicati, piccoli gruppi di allenamento ecc. che, ad oggi, rappresentano oltre il 19% del fatturato dei nostri club (la media in Italia è di circa l’8%). I nostri soci scelgono i nostri centri probabilmente per 2 fattori: il primo è la nostra storia, 35 anni di attività hanno reso il brand “Body Studio” molto riconoscibile e di forte appeal; l’altro aspetto è lo staff tecnico, non solo scegliamo trainer molto specializzati ma lavoriamo costantemente sulla formazione (11 giornate di formazione interna obbligatorie). Questa strategia ci permette di controllare l’erogazione del servizio in maniera approfondita e soprattutto con una serie di step di controllo intermedi. Stiamo sviluppando una App dedicata esclusivamente a questo aspetto!

In alcune province della Sicilia, oltre il 70% della popolazione non pratica attività sportiva, siamo nelle prime posizioni in Italia per tasso di obesità infantile

Da 1 a 4 club e ora state aprendo il 5: qual è il “fattore metabolico” che vi contraddistingue?

Il 5° club nasce da una collaborazione con un grande gruppo alberghiero che sta valorizzando, con un progetto di riqualificazione urbanistica, un’ex area industriale della città. Abbiamo uno standard interno che ci permette di replicare il format “Body Studio” in altri impianti. Fatte le debite distinzioni in termini geografici, i club si rivolgono tutti ad una clientela medio – alta. Modifichiamo, in funzione del quartiere di riferimento, il posizionamento dell’abbonamento Open e teniamo invariati i prezzi dei servizi personal.

Qual è la vostra ricetta/strategia di fidelizzazione?

La ricetta è semplice: Multidisciplinarietà = Frequenza = Fidelizzazione. Lavoriamo con i neofiti, soprattutto durante i primi 45 giorni, con una serie di lezioni dedicate che si articolano in small group, da massimo 6 persone. Il trainer li allena sottolineando, in ogni lezione, un aspetto della multidisciplinarietà: CARDIO, TONO, FLESSIBILITA’ e CORE.

 

È possibile individuare un modello di business distintivo nel vostro club? Qual è l’asset o gli asset di crescita?

Sicuramente l’aspetto tecnico ci offre un vantaggio distintivo rispetto alla concorrenza. Abbiamo riflettuto molto su una strategia per valorizzare i format ed alla fine abbiamo elaborato la seguente: nei giorni di maggiore frequenza (lunedì, mercoledì e venerdì), nelle fasce orarie del pranzo e alle 19.00 i nostri trainer ruotano, in modo tale che gli iscritti seguano protocolli di allenamento “Body studio” con 4 istruttori, a rotazione. Lo scopo è quello di spostare il focus dall’istruttore al contenuto tecnico della lezione per evitare che la persona si focalizzi su un’unica routine di allenamento. E’ stato semplice? Assolutamente no! Ma con determinazione abbiamo continuato a scommettere su questa innovazione tecnica e adesso offriamo un servizio che i nostri competitor non sono in grado di erogare.

Siete l’esempio che il fitness può davvero essere un ammortizzatore sociale, portando benessere, integrazione, salute alle persone. Nel vostro caso grazie al medical fitness… Volete raccontarcelo?

L’attività sportiva è un farmaco! E come tale deve essere somministrata da un medico: nel nostro caso il dott. Angelo Vetro, medico Fisiatra con una grandissima esperienza nel settore sportivo, fortemente convinto che il futuro della riabilitazione (nella sua ultima fase) debba essere il reinserimento del paziente nella pratica sportiva. Siamo partiti da questa riflessione per ragionare sul protocollo tecnico ed oggi il nuovo centro Body studio Emilia ha oltre 1300 iscritti che lavorano con protocolli di allenamento specifici per le loro patologie. Toglierci la tuta ed indossare il camice, potrebbe essere la chiave di volta del fitness del futuro. Offriamo servizi integrati di allenamento i cui player sono medico, fisioterapista, personal trainer, istruttore di sala corsi e attrezzi.

Lo scopo è quello di spostare il focus dall’istruttore al contenuto tecnico della lezione

In che modo si può definire un mercato difficile la Sicilia e come consigli di affrontarlo ad un gestore di centro fitness?

Conosco bene il mercato: oltre a gestire l’aspetto tecnico dei nostri centri lavoro come “consulente esterno” in altri centri fitness in Sicilia e non solo.
Le prime parole che mi vengono in mente per definire il nostro mercato è “guerra tra poveri” perché, negli anni di crisi, abbiamo assistito ad una guerra sul prezzo infernale. Oggi, grazie ad una forte crescita della domanda di Fitness e benessere, il prezzo sta tornando a crescere, anche se in alcune zone della Sicilia trovare abbonamenti annuali ad un costo maggiore di 250 euro l’anno è impossibile. Questo ci fa capire quanto siamo indietro in termini di posizionamento e valore attribuito al nostro servizio. Il mio consiglio è rendere il proprio servizio unico, speciale, solo così riusciremo a trasferire una unicità capace di creare valore.

Qual è la cultura dell’attività fisica in Sicilia e, in particolare, a Palermo?

In alcune province della Sicilia, oltre il 70% della popolazione non pratica attività sportiva, siamo nelle prime posizioni in Italia per tasso di obesità infantile. Credo sia un mercato difficile anche per capacità di spesa: in termini di Pil pro-capite, se prendiamo in considerazione quello della Lombardia, 38.000 euro annui, e lo paragoniamo con quello della Sicilia, con 17.400 euro ci rendiamo conto che probabilmente lavoriamo in un contesto sfavorevole. Da addetto ai lavori, però, riconosco che, con molta lentezza e con enormi difficoltà, anche burocratiche, il mercato registra una forte crescita: sono fiducioso perché fare impresa in Sicilia è un’ eccezionale “palestra … di Vita”.

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