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Breaking news 2 maggio 2023

3 Maggio 2023
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Governo, bilaterale Italia-Austria: si è svolto nella giornata di oggi, a Palazzo Chigi, il bilaterale tra il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il cancelliere austriaco, Karl Nehammer. Al centro del colloquio, la questione migratoria con un focus particolare sul diritto d’asilo nell’Ue, tema nell’agenda del prossimo Consiglio europeo del 29 e 30 giugno, guerra in Ucraina e revisione del Patto di stabilità. Proprio sotto quest’ultimo punto di  vista, i due Capi di Governo hanno espresso l’esigenza di lavorare “affinché le nuove regole, tengano conto del Covid e dell’aggressione russa in Ucraina che hanno radicalmente modificato l’attuale scenario geopolitico”.

DL Lavoro, Calderone “nessun rischio di aumento della precarietà”: non si verificherà nessun aumento della precarietà. Non vedo tutta questa polemica”. È quanto dichiarato dal Ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone, in merito alle novità introdotte dal decreto sul lavoro approvato ieri in CdM. “Il decreto dignità”– ha puntualizzato il Ministro – “prevedeva causali solo dopo i 12 mesi. L’intervento di ieri invece, elimina le causali di difficile applicazione, affidando alla contrattazione collettiva nazionale e territoriale la definizione delle causali”. Infine per quanto riguarda la possibile proroga del taglio del cuneo fiscale al 2024: “siamo certamente al lavoro per creare le condizioni per renderlo strutturale, ma bisogna agire con prudenza facendo attenzione all’equilibrio dei conti. Sicuramente il nostro obiettivo è un taglio del cuneo contributivo strutturale sia dal lato dell’azienda che da quello dei lavoratori”. Di diverso avviso invece le opposizioni, a cominciare dal M5S, che ha definito il provvedimento “il decreto della precarietà” e Partito Democratico, che ritiene “non condivisibile spacciare la riduzione del cuneo fiscale per soli sei mesi, con il taglio delle tasse più grande degli ultimi decenni”.

Pnrr, “valutazioni ancora in corso sulla terza rata italiana”: secondo quanto affermato da una portavoce della Commissione europea, le valutazioni dei tecnici di Bruxelles in merito alla richiesta di pagamento della terza rata del Pnrr da parte dell’Italia, sarebbero “ancora in corso” e verranno comunicate non appena “sarà terminata la fase di valutazione”. La portavoce, ha infine assicurato che l’impiego di un tempo superiore alla scadenza indicativa, “così come è accaduto con le richieste di pagamento di Lussemburgo, Romania e Slovacchia, non è un’attività inusuale”.

Digital Markets Act, si applicano da oggi le regole per i gatekeeper digitali: la legge sui mercati digitali (DMA), che mira a garantire mercati contendibili ed equi nel settore digitale, inizia ad applicarsi da oggi. La DMA – proposta dalla Commissione nel dicembre 2020 e approvata dal Parlamento europeo e dal Consiglio nel marzo 2022 – è entrata in vigore il 2 novembre 2022. Definisce una serie di obblighi specifici che i gatekeeper dovranno rispettare, tra cui il divieto di adottare determinati comportamenti in un elenco di cose da fare e da non fare. I potenziali gatekeeper che soddisfano le soglie quantitative stabilite hanno tempo fino al 3 luglio per notificare alla Commissione i servizi della loro piattaforma principale. La Commissione avrà quindi 45 giorni lavorativi (fino al 6 settembre 2023) per decidere se la società soddisfa le soglie e per designare i gatekeeper. Dopo la designazione, i gatekeeper avranno sei mesi di tempo (cioè fino al 6 marzo 2024) per conformarsi ai requisiti della DMA.

Von der Leyen, Ue porterà produzione interna di chip al 20% entro il 2030: “entro il 2030 vogliamo, insieme all’industria, raddoppiare la quota dell’Europa nella produzione globale di chip, portandola al 20%. Poiché anche il mercato dei chip sta crescendo rapidamente, ciò significa che dobbiamo quadruplicare la nostra attuale capacità”, ha dichiarato la Presidente della Commissione europea von der Leyen. La Presidente ha sottolineato l’importanza della legge europea sui chip, un atto legislativo fondamentale recentemente approvato a livello europeo. “Il Chips Act offre certezza di pianificazione alle aziende e ai fornitori di semiconduttori che desiderano investire in siti in Europa. Si tratta di un aspetto cruciale, dal momento che il mondo intero si sta impegnando per diventare sede di impianti di produzione di chip”. 

 

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