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Gli uomini dominano ancora l’industria del fitness

29 Luglio 2022
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Un recente studio mostra che c’è ancora molto da fare per raggiungere l’uguaglianza di genere.

C’è sempre maggiore attenzione, da parte dell’opinione pubblica ma anche delle aziende, sulla diversità di genere sul posto di lavoro, eppure c’è ancora molto da fare per raggiungere una reale parità tra i sessi.

L’industria del fitness, per esempio, ha ancora molta strada da fare: il 70% dei proprietari di palestre è uomo, mentre solo il 29% delle donne gestisce un centro sportivo.

Per dare risalto a questa questioni, Sport Alliance e Women in Fitness Association (WIFA) hanno unito le forze lanciando, tra settembre 2021 e marzo 2022, un sondaggio online globale che ha raggiunto i lavoratori del settore fitness: i risultati, pur non essendo rappresentativi dell’intero comparto, forniscono interessanti spunti.

Distribuzione dei ruoli nel settore fitness

Nei ruoli di leadership, si vede una netta differenza tra donne e uomini: il 47 % degli uomini ricopre un ruolo di leadership, mentre le donne raggiungono una percentuale dell’11%.

Questi dati mostrano la forte tendenza ad avere soprattutto uomini a ricoprire ruoli di rilievo nelle imprese rispetto alle donne che invece sono più numerose nel ruolo di trainer.

ha dichiarato Maike Kumstel, International Business Developer di Sport Alliance.

Perché le posizioni di leadership sono più difficili da raggiungere per le donne?

Le motivazioni più ricorrenti che impediscono alle donne di raggiungere obiettivi ambiziosi nel settore del fitness sono:

  • sentirsi sottovalutate e non rispettate
  • difficoltà di combinare famiglia e lavoro

Il 27% delle donne che ha, invece, raggiunto posizioni di rilievo ribadisce di aver riscontrato difficoltà nel farsi strada, rispetto al 7% degli uomini che ha realmente incontrato questo problema.

Questa differenza comporta:

  • minori opportunità di promozione
  • discriminazione di genere
  • stipendi inferiori

Per le posizioni di minor rilievo, uomini e donne riscontrano difficoltà simili durante il loro percorso, ma man mano che si sale di livello, il gap uomo-donna diventa sempre più ampio con conseguenti svantaggi per le donne.

Essere un leader nel 2022 è ancora appannaggio degli uomini.

dice Artur Jagiello, Responsabile Marketing & Comunicazioni di Sport Alliance.

La diversa percezione degli uomini

Alla domanda sui pregiudizi di genere nella loro azienda, l’82% degli uomini ha risposto che non ne riscontrano, per le donne la percentuale diminuisce al 64%.

Solo il 35% degli uomini, di contro al 59% delle donne, ritiene importante un’equa distribuzione dei ruoli di rilievo tra genere maschile e femminile

Vogliamo portare l’attenzione su questo problema perché solo quando c’è reale consapevolezza della situazione attuale, qualcosa può essere cambiato.

ha continuato Jagiello,

 Alcune aziende hanno già avviato strategie e azioni per affrontare la questione, ma ancora molta strada è da fare.

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