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Coronavirus, 140 milioni per sostenere piscine e palestre rimaste chiuse

2 Settembre 2021
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È stato attivato ieri dal MISE, attraverso un Decreto interministeriale firmato dal Ministro Giorgetti, uno specifico fondo di sostegno con dotazione pari a 140 milioni di euro di contributi a fondo perduto – previsti dal Decreto Sostegni bis (art. 2) – al fine di sostenere le attività d’impresa e professioni rimaste chiuse per legge, in conseguenza delle misure restrittive adottate per fronteggiare l’emergenza Covid-19.

Fino a 12 mila euro l’ammontare dei contributi che potranno essere richiesti da ciascuna palestra ed impianto sportivo.

Le misure adottate dal suddetto Decreto vengono inquadrate come risorse aggiuntive rispetto ai contributi già previsti per le attività d’impresa e professioni approvate nei precedenti Decreti Ristori e Sostegni.

Il Decreto interministeriale definisce l’elenco delle attività che hanno diritto a usufruire del sostengo economico, in quanto rimaste chiuse per un periodo complessivo di almeno cento giornidurante la conversione in legge del Decreto, è stato ridotto da quattro mesi a 100 giorni complessivi (anche non continuativi) il periodo di chiusura ai fini del riconoscimento del ristoro alle attività economiche costrette a chiudere tra il 1° gennaio 2021 e la data di conversione in legge del “Sostegni bis” (23 luglio 2021) a causa delle misure anti Covid – nonché i criteri e le modalità per richiedere il contributo.

Per la quantificazione massima di quest’ultimo, sarà preso in considerazione il totale dei metri quadrati della superficie dei locali utilizzati per lo svolgimento delle attività sportive, considerando i massimali stabiliti per fasce di appartenenza:

  1. Fascia A: fino a 100 metri quadrati: importo massimo 4.000 euro;
  2. Fascia B: fino a 200 metri quadrati: importo massimo 5.000 euro;
  3. Fascia C: oltre 200 metri quadrati: importo massimo 7.000 euro.

I termini per l’avvio delle richieste dei beneficiari verranno comunicati dall’Agenzia delle entrate, che potrà successivamente procedere con l’accreditamento diretto del contributo a fondo perduto.

ANIF Eurowellness accoglie con favore l’adozione della misura in oggetto, seppur considerando non totalmente soddisfacente la previsione per l’intero comparto rappresentato – anche in virtù della presentazione di numerose proposte emendative presentate da ANIF, sul tema, ai precedenti Decreti.

Per la prima volta infatti, Il Governo riconosce una cifra dignitosa in considerazione dei reali danni economici e finanziari sofferti dall’intero settore, calcolati in decine se non centinaia di migliaia di euro.

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