In seguito alle numerose richieste di informazioni ricevute circa lo “Sport Bonus 2022” – agevolazione introdotta dall’art. 1, comma 737 della Legge di Bilancio 2022 – segnaliamo che lo scorso 16 giugno 2022 è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze che disciplinerà e definirà le regole attuative dell’agevolazione in titolo, senza però determinare l’ammontare del credito d’imposta effettivamente fruibile da ciascun beneficiario.
Sarà poi l’Agenzia delle entrate, infatti, con due provvedimenti, a indicare dapprima le modalità d’invio dell’istanza di richiesta e, in un secondo momento, a comunicare la percentuale della spesa riconosciuta a titolo di credito d’imposta, in proporzione al limite di spesa.
Il valore massimo del bonus per lo sport adattato sarà infatti determinato tenuto conto del limite massimo complessivo stanziato, pari a 1,5 milioni di euro per l’anno 2022.
ANIF si è da subita battuta, nelle opportune sedi istituzionali tramite la presentazione di emendamenti e position papers, affinché questa importante misura venisse approvata e riconosciuta, come sottolineato dal Presidente, Giampaolo Duregon il quale ha affermato:
“Siamo estremamente soddisfatti del recente decreto emanato dal MEF, in attesa delle precisazioni da parte dell’Agenzia delle entrate. Ci fa molto piacere che le istituzioni sportive, dal Dipartimento per lo Sport a Sport e Salute ai numerosi parlamentari di tutti gli schieramenti, ci stiano supportando ed abbiano compreso l’importanza e la portata di questa misura.”
Nel commentare lo Sport Bonus 2022 il Presidente ha inoltre aggiunto:
“i crediti di imposta sono generalmente incentivi erogati al comparto industriale “commerciale e con iva” per far decollare le imprese che producono tasse e iva (vedi il bonus sulle automobili, biciclette ecc.); le ASD e le SSD non producendo tale gettito rientrerebbero esclusivamente per l’alto valore sociale che espletano in quanto un costante e corretto esercizio fisico produce evidenti effetti benefici sulla salute consentendo di prevenire l’insorgenza delle maggiori malattie croniche e diminuendo il rischio di patologie con positive ricadute sulla società nel suo complesso, in quanto consentono importanti risparmi sulla spesa sanitaria”.
