Oggi abbiamo incontrato Gianluca Scazzosi, un veterano del fitness italiano e non solo…
Ciao Gianluca, ci racconti brevemente la tua storia professionale e le tue esperienze?
Ho cominciato la mia avventura in questo mondo nel 1987 , quando, ancora uno studente del secondo anno di quello che allora si chiamava ISEF, decisi di aprire una palestra tutta mia a Busto Arsizio, la mia città natale e dove attualmente vivo ancora. Da quel momento in poi ho fatto molte esperienze trasversali in questa industria ricoprendo ruoli differenti come quello di consulente avendo seguito e assistito la nascita e lo sviluppo di diverse società, di manager per catene nazionali ed internazionali, di imprenditore con le società che ho fondato e con cui sono socio nella gestione di palestre.
Ciò mi ha permesso di avere una visione del business molto variegata e di interpretare ciò che succede da differenti prospettive.
Da qualche anno sei IHRSA Ambassador, ma come e quando è iniziata la tua collaborazione con IHRSA?
La prima convention IHRSA a cui ho partecipato risale al 1995 in USA . Da quel giorno ho sempre seguito IHRSA nelle convention internazionali ed in quelle europee. Nel 2009 IHRSA ha istituito a livello europeo un Council costituito da un rappresentate di ogni Paese ed io ho il privilegio di farne parte per l’ Italia e in quel contesto mi è stato assegnato anche il ruolo di “Ambassador”.
Quali sono secondo te i 5 principali vantaggi per un operatore italiano di far parte di IHRSA?
- Prima di tutto la possibilità di avere informazioni e notizie che provengono da ogni parte del pianeta. Il business del fitness è completamente globalizzato;
- Far parte di un network di decine di migliaia di operatori che operano nella stessa industria e quindi trarre spunto dalle loro esperienze condivise;
- Utilizzare i materiali divulgativi e di marketing che vengono forniti ai members;
- Aprire i propri orizzonti e trarre spunti creativi;
- Partecipare alle convention e migliorare la gestione del proprio business.
Per quello che stai leggendo e sentendo a livello internazionale, secondo te, le sfide più difficili in questo periodo sono per i club grandi, medi o boutique?
Il COVID–19 ha creato una situazione mai vissuta in precedenza, ogni tipo di operatore sta soffrendo a prescindere dalla sua dimensione “fisica”, è la dimensione “economica” che in questa fase pesa in modo differente. La leva operativa tipica dell’industria del Fitness prevede un’incidenza massiccia dei costi fissi e quindi, più grande è la dimensione del club maggiori sono questi costi da sostenere. Uno studio più piccolo può assorbire meglio l’impatto, a breve, poi nel lungo periodo sarà diverso.
Se potessi dare invece 5 consigli pratici in termini di strategia marketing agli operatori, cosa diresti?
- Continuare incessantemente la relazione con i propri clienti con tutti i mezzi possibili (social network, newsletter, telefono, ecc.);
- Tenerli attivi con le attività in live streaming;
- Pensare alla riorganizzazione del listino post COVID – 19;
- Comunicare “sicurezza” ovvero come sarà la riapertura e quali saranno i presidi che verranno utilizzati;
- Pianificare una seria “Digital Strategy” perché il modo di gestire il business non sarà più lo stesso.
Grazie Gianluca e a presto!