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Riforma sport: la lettera del Direttore Gianfranco Mazzia

4 Settembre 2020
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Caro Collega,
l’impegno di ANIF profuso, durante la tremenda crisi causata dal CORONAVIRUS, presso le Istituzioni di riferimento (Ministero delle Finanze, Ministero dello Sport, Ministero del Lavoro ), ha consentito al settore di sopravvivere attraverso gli importanti, anche se purtroppo non ancora sufficienti, nostri emendamenti accolti nei DPCM Cura Italia, Liquidità, Rilancio, di cui abbiamo dato ampio resoconto.

ANIF, grazie alla determinazione del Presidente Giampaolo Duregon, ha continuato comunque a lavorare anche nel periodo estivo dedicando particolare attenzione al complesso e contrastato iter percorso dal Ministero dello Sport nella definizione del TESTO UNICO dello SPORT.

La Riforma (perché di questo si tratta ), come è noto, ha sollevato vibrate contestazioni da parte del CONI, da parte dell’opposizione, ma anche da parte di alcune forze della maggioranza, ed è stata bloccata dal Parlamento. Il Ministero dello Sport non sembra però intenzionato ad accantonarla ed ANIF , dal canto suo, non ha rinunciato a difendere le posizioni che meriterebbero di essere prese in considerazione in una auspicata e tanta attesa Riforma dello Sport.

La Riforma dovrebbe , tra l’altro, mettere anche un punto fisso, inequivocabile su alcune questioni ancora aperte sul piano amministrativo- gestionale delle ASD/SSD.

Riassumiamo pertanto per opportuna documentazione i punti su cui stiamo lavorando presso i tavoli “ad hoc” costituiti presso i Ministeri di cui sopra.

COMPENSO SPORTIVO-AMMINISTRATIVO EX ART.67 lett. m del TUIR (Redditi Diversi)

ANIF è del parere che sia necessario risolvere finalmente l’annoso problema relativo alla copertura previdenziale dei collaboratori sportivi e di quelli amministrativi introducendo una aliquota sostenibile pari al 10% delle retribuzioni superiori ai 10 mila EURO.

STATUS GIURIDICO DELLE ASD/SSD.

Troppo spesso viene messo in discussione dagli Organi di Controllo. Deve pertanto essere definito “ex lege”

IVA sulle entrate istituzionali.

Anche in questo caso , benché il quadro normativo non lasci dubbi in proposito, spesso gli Organi di Controllo contestano l’esenzione IVA per le entrate istituzionali.

Questi sono i punti che ci stanno più a cuore . Sono comunque compresi in un Ordine del Giorno ampio ed articolato di cui forniremo puntuale riscontro nel corso dei lavori.

Ci è gradita l’occasione per inviarvi i nostri migliori saluti.

Gianfranco Mazzia
Direttore ANIF Eurowellness

Roma , 3 settembre 2020

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