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La Legge Quadro dello Sport applicata al settore “Acqua”

22 Giugno 2016
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Fitness, benessere e salute per tutti, anche in acqua: la Legge Quadro per lo Sport promossa da ANIF avrebbe una ricaduta positiva anche sulla salute delle persone che scelgono la piscina e più in generale il settore acquatico, dal fitness al wellness acquatico, per mantenersi in forma. Marco Tornatore, vicepresidente Acquanetwork, ne ha parlato al convegno ANIF a Rimini, sottolineando la collaborazione ormai di lunga data con ANIF che vuole estendere i benefici della Legge Quadro per lo Sport all’industria delle piscine, palestre e centri polifunzionali con vasche.

L’industria conta 500.000 operatori e un indotto di 200.000, compresi i fornitori e, afferma Marco Tornatore al convegno del 3 giugno: “È un settore decisivo del sistema Italia che ha bisogno vitale di una norma coerente con i cambiamenti degli ultimi 15 – 20 anni. ANWK (Acquanetwork) sostiene, in ogni passaggio, questo grande lavoro profuso dall’ ANIF Team, Giampaolo Duregon, Albero Succi e Gianfranco Mazzia perchè i grandi cambiamenti in Italia sono possibili solo se qualcuno si batte con passione per migliorare quello che non va. E, in questo, ANIF ha agito per il bene del sistema sport nazionale.”

Sport dilettantistico e Criticità del settore acquatico

Tra le criticità, bisogna considerare quelle legate alla linea ispettiva adottata dagli Organi di Controllo che, fin ora, ha rischiato e ottenuto di deprimere la produttività di un settore così importante per la collettività. Marco Tornatore riporta, durante la sua relazione al convegno,  la testimonianza di un proprietario di piscine che è riuscito, in appello, a spuntare una sanzione di € 560.000 con € 82.000 di spese legali che, se non avessero potuto sostenere, avrebbe comportato forse la chiusura dell’attività. Tali sanzioni spesso derivano da un quadro legislativo incerto sul settore dello sport dilettantistico che comprende le ASD/SSD, il quale determina interpretazioni estemporanee da parte degli Organi di Controllo Ispettivi rispetto allo status di ente sportivo dilettantistico.

Ecco perchè solo una legge, come quella già proposta e portata avanti da ANIF, che fa chiarezza sulla natura degli enti sportivi dilettantistici  e non, potrà evitare che un “momento” interpretativo non aderente alla realtà sostanziale dell’attività della ASD o SSD si traduca drammaticamente nel tracollo economico del centro sportivo.

Acquaticità è stare bene, prevenzione, evasione, non necessariamente nuotare su e giù per una vasca

Non solo nuoto: fare piscina è salute

Marco Tornatore ha esposto le ragioni  e le istanze “vitali” di una legge quadro che finalmente si occupi di innovare lo sport dilettantistico tenendo in considerazione la ricaduta sociale positiva, perchè fare sport significa trasmettere etica e valori, la ricaduta sull’assistenza sanitaria locale e statale perchè lo sport, come tuona ripetutamente l’OMS è salute e prevenzione contro le malattie e, allo stesso modo, acquaticità=movimento=cultura/stile di vita motoriamente attivo=salute.

Per diffondere la cultura del movimento in acqua e avvicinarla ai cambiamenti demografici e culturali, bisogna cambiare un’infrastruttura ancora autarchica e sorda alla domanda:

  • solo per il 5,8% degli italiani la piscina = nuoto e appena, per il 2,6% dei frequentatori estivi delle piscine;
  • con il tasso di natalità più basso della UE e l’aspettativa di vita più alta, fino ad ora la piscina è stata collegata a corsi per bambini
  • l’agonismo è praticato solo dall’1,7% degli italiani mentre i modelli di gestione delle piscine sono ancora fondati su schemi legati a questa nicchia.

Intanto è nata una “nuova Italia sportiva” che ha modificato i suoi stili di vita slegando le abitudini dall’età anagrafica e collegandole all’età biologica: oggi gli over-65 sono il 21,4% in Italia e saranno il 34,5% nel 2050 a ricercare il benessere nello sport, nel wellness acquatico per garantirsi un invecchiamento in salute. È una domanda sempre più evidente e redditizia che richiede di prendere visione di un trend che lo Stato, il Governo, le istituzioni dovrebbero tutelare per la salute dei cittadini: “acquaticità è stare bene, prevenzione, evasione, non necessariamente nuotare su e giù per una vasca.” sintetizza Marco Tornatore.

 

 

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