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Impianti sportivi privati: come agire in piena crisi COVID – 19

18 Marzo 2020
sport e coronavirus
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Caro collega, come è noto, nel DPCM “Cura Italia”, pubblicato oggi, 18 marzo, nella Gazzetta Ufficiale, sono stati recepiti 8 degli 8 emendamenti avanzati da ANIF al Governo.

In particolare, per quanto riguarda il versamento dei canoni di locazione degli impianti sportivi PUBBLICI inutilizzati causa Covid19 viene sospeso fino al 31 maggio 2020. Il versamento sarà effettuato in unica soluzione entro il 30 giugno 2020 senza applicazione di interessi e sanzioni. Molti colleghi hanno molto apprezzato il nostro impegno con attestati che hanno gratificato la nostra azione.

Alcuni colleghi che gestiscono impianti sportivi privati pagando canoni di locazione lamentano tuttavia la mancanza di attenzione da parte delle Istituzioni alla loro situazione, penalizzata nei confronti di coloro che gestiscono impianti pubblici.

Pur comprendendo le loro condivisibili argomentazioni, ci corre l’obbligo di osservare che la Costituzione RICONOSCE I DIRITTI DELLA PROPRIETÀ PRIVATA E TUTELA IL RISPARMIO (ANCHE IN FORMA EDILIZIA) DEI CITTADINI.

Non potendo quindi agire sul piano politico per i suddetti motivi, riteniamo che l’attenzione al problema debba essere rivolta ai proprietari degli immobili facendo presente che, stante la grave criticità che sta attraversando il settore costretto a chiudere gli impianti e quindi impossibilitato a incassare le quote di frequenza, anche i proprietari dovrebbero cercare di venire incontro a queste reali e oggettive esigenze.

Il Decreto legge prevede per le A.S.D. ed S.S.D. Dilettantistiche e Professionistiche la sospensione fino al 31 maggio 2020 dei versamenti dei canoni di locazione e concessori relativi all’affidamento di impianti sportivi pubblici dello Stato e degli enti territoriali. Per quanto riguarda le locazioni commerciali stipulate tra soggetti privati è rimessa alla volontà delle parti la rideterminazione, sospensione o annullamento dei canoni di locazione.

Considerando le difficoltà di questo momento di emergenza sanitaria, quindi, le parti potranno prevedere in via “amichevole” una dilazione oppure una riduzione dei suddetti canoni.

Si deve tener conto che in entrambi i casi si dovrà tenere traccia di tale accordo (ai fini di eventuali accertamenti) e tuttavia nel caso di riduzione si dovrà anche comunicare tale riduzione all’AdE

Vi consigliamo di contattare il prima possibile i vostri locatori, facendo presente la situazione di grave crisi in cui versa in questo momento il settore e di accordarvi con loro il prima possibile.

C’è anche una richiesta che è stata fatta nel Decreto per avere da parte dell’affittuario un recupero come credito d’imposta del valore dell’affitto pagato per il periodo di chiusura o più ampio di tale periodo.

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