Campagna ANIF 2024 - affiliati in pochi click!

Campanello d’allarme: obesità infantile

17 Marzo 2023
Condividi articolo
Facebook
Twitter
LinkedIn
Perché fondare un Movimento per la Salute® nel lontano 2011 e cercare di far prescrivere l’esercizio fisico dai medici di base? Perché già all’epoca, ANIF aveva previsto la necessità di rendere l’attività fisica come prescrivibile per la prevenzione o la cura di molte malattie, tra cui l’obesità che da molti anni è un problema concreto soprattutto tra i bambini e gli adolescenti.

Oggi, anche in seguito ai disagi amplificati dal COVID e dall’impossibilità per due anni di svolgere normale attività fisica, i dati che ci arrivano dall’OMS/Europa sull’obesità, soprattutto infantile, sono purtroppo ancora negativi come si evince dal seguente documento.

[us_btn label=”Scarica il report sull’obesità in Europa” link=”url:https%3A%2F%2Fwww.anifeurowellness.it%2Fwp-content%2Fuploads%2F2021%2F10%2Feuropeanobesityreport-2022-fs-1.pdf|target:_blank” align=”center”]

 

In occasione della Giornata mondiale contro l’obesità 2023, l’OMS/Europa ha evidenziato cinque dati relativi al sovrappeso e all’obesità tra i bambini in età scolare provenienti da uno studio svolto tra il 2018 e il 2020 e al quale hanno contribuito 33 Paesi osservando quasi 411.000 bambini.

  • Un bambino su tre soffre di sovrappeso o obesità

Il 29% dei bambini di età compresa tra i 7 e i 9 anni è risultato in sovrappeso

  • Il sovrappeso e l’obesità sono più diffusi tra i ragazzi

Nel complesso, la prevalenza di sovrappeso e obesità tra i ragazzi è del 31%, mentre tra le ragazze è del 28%.

  • I casi di obesità aumentano con l’età tra i ragazzi
  • Meno della metà (43%) dei bambini consuma quotidianamente frutta fresca

1 bambino su 10 (11%) di età compresa tra i 6 e i 9 anni nei Paesi oggetto dell’indagine non mangia mai verdura o lo fa meno di una volta alla settimana quando il consumo quotidiano di frutta e verdura è una componente importante di una dieta sana.

Il consumo quotidiano di frutta e verdura tende a essere più frequente tra i bambini di genitori con un livello di istruzione elevato rispetto a quelli di genitori con un livello di istruzione inferiore.

  • Solo alcuni Paesi – quelli con la più alta prevalenza iniziale di sovrappeso e obesità – mostrano un calo della tendenza

Alcuni Paesi che inizialmente riportavano più del 40% di bambini affetti da obesità, sulla base di dati raccolti prima del 2010, hanno mostrato una diminuzione nel quinto round dello studio, tra cui Grecia, Italia, Portogallo e Spagna. Tuttavia, nonostante una diminuzione di 5-10 punti percentuali, la prevalenza di sovrappeso e obesità rimane elevata in questi Paesi. Una riduzione simile è stata osservata anche in Slovenia, dove il valore iniziale di prevalenza del sovrappeso era notevolmente inferiore (circa il 30%).

Fonte: clicca qui

Abbiamo bisogno di politiche migliori che creino un nuovo ambiente in cui bambini e adulti possano scegliere diete migliori e condurre una vita attiva e sana in ogni Paese della Regione europea dell’OMS,

ha dichiarato il dottor Kremlin Wickramasinghe, Responsabile ad interim dell’Ufficio Europeo dell’OMS per la prevenzione e il controllo delle malattie non trasmissibili, che ha steso il rapporto.

Sia la prevenzione primaria che la gestione dell’obesità sono componenti importanti della nostra risposta. Se avremo successo, questa risposta potrà ridurre non solo i livelli di sovrappeso e obesità, ma anche il peso delle malattie non trasmissibili (tra cui le malattie cardiovascolari, il diabete e il cancro) che causano il 90% di tutti i decessi nella Regione.

Nel 2023 l’OMS/Europa organizzerà in Croazia un vertice sull’obesità infantile, al quale parteciperanno i principali leader europei, con l’obiettivo di assumere un ruolo guida nella promozione di un approccio multilivello e di un’azione politica di alto livello per contrastare l’obesità infantile.

Fonte: clicca qui
Potrebbe interessarti anche
I nostri contatti
Orari segreteria

Dal Lunedì al Venerdì: 10:00 - 19:00