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UNA LEGGE QUADRO PER IL FUTURO DELLO SPORT DILETTANTISTICO

9 Giugno 2016
Legge Quadro Sport
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La grande kermesse di RiminiWellness, che ha visto affluire alla Fiera di Rimini, dal 2 al 5 giugno, oltre 500.000 appassionati, operatori, tecnici, titolari e gestori di impianti sportivi, ha ospitato il 3 giugno il consueto convegno ANIF su temi di grande attualità. Ed anche quest’anno le aspettative del folto pubblico presente, proveniente da quel mondo dello sport che segue con crescente attenzione l’importante azione svolta da ANIF a favore del settore, non sono andate deluse. Nell’occasione ANIF ha affrontato un tema di grande importanza per la crescita del settore: Una legge per il futuro dello sport dilettantistico

L’argomento e i prestigiosi relatori che hanno dato vita all’evento ha richiamato infatti il pubblico delle grandi occasioni. Oltre 200 gestori e titolari di impianti sportivi hanno seguito infatti i lavori del Convegno con la massima attenzione. Si tratta di una proposta di Legge Quadro per lo Sport promossa da ANIF su cui il Presidente Giampaolo Duregon  ha profuso per oltre un anno enormi energie. L’iter della proposta nei meandri istituzionali non è stato infatti certamente facile. Duregon ha dovuto pazientemente aggiustare il tiro intorno agli obiettivi prefissati che sembravano spesso a portata di mano, ma che invece continuavano a sfuggire per incomprensioni e conseguenti dilatazioni dei tempi tecnici dei lavori. Ma alla fine la tenacia e la bontà delle idee sono state premiate. La via parlamentare si è infatti oggi aperta senza aver dovuto rinunciare ai principi ai quali si è ispirata la manovra. Duregon apre i lavori con un’ampia relazione introduttiva sui punti centrali su cui verte la proposta e sul lungo e tortuoso cammino che questa ha fin qui percorso. Occorreva fare chiarezza – precisa Duregon – in un quadro legislativo incerto e non privo di contraddizioni, non far gravare sulle casse dello Stato i costi della Riforma, garantire agevolazioni fiscali, tributarie, lavoristiche agli enti sportivi dilettantistici prescindendo dal loro “status giuridico” per l’importanza che la loro attività assume sul piano socio-sanitario e da ultimo garantire benefici ai lavoratori sul piano previdenziale.

Oggi, grazie alla sensibilità dell’On. Daniela Sbrollini, Vice Presidente della XIIª Commissione Affari Sociali e Sanità della Camera e con recente delega del governo allo Sport, il progetto si sta avviando dunque verso il dibattito parlamentare con rinnovato ottimismo, giustificato dalla presenza con cui l’On.Sbrollini ha inteso onorare l’evento.

Ma come fare chiarezza? – si chiede Duregon – entrando nei meriti della proposta di legge quadro per lo sport – Semplicemente inserendo nel sistema associativo sportivo costituito, perlo più, da Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche senza scopo di lucro, una Srl ORDINARIA DILETTANTISTICA che goda anch’essa di particolari agevolazioni fiscali e tributarie ma di livello inferiore rispetto a quello di cui godono gli enti sportivi non lucrativi. Infatti anche queste società fanno lo stesso lavoro delle altre dilettantistiche e sono meritevoli di agevolazioni anche se in quantità inferiore, per l’alto valore che assumono sul piano sociale e sanitario. 

Tali società liberate dai lacci e lacciuoli che le vincolano sul piano del reinvestimento degli utili forniranno – assicura Duregon – una potente spinta allo sviluppo dell’intero mondo dello sport. 

Prima di cedere la parola ad Alberto Succi, uno dei più grandi esperti di diritto sportivo e societario, che ha curato gli aspetti formali del Disegno di Legge, desidera ringraziare vivamente tutti coloro che hanno condiviso il progetto e lo hanno supportato lungo questo cammino anche nei momenti più difficili, in particolare Nerio Alessandri, Presidente Wellness Foundation e Marco Tornatore, General Manager di Acquanetwork che interverranno dopo l’intervento di Succi.

Alberto Succi illustra nei dettagli la proposta di Legge Quadro per lo Sport evidenziandone i punti qualificanti, quelli cioè che consentiranno al mondo delle imprese di valutare con maggior attenzione l’opportunità di investire in un settore fino ad oggi rigidamente bloccato entro un quadro normativo che risale alla Legge sul Professionismo Sportivo n. 91 del 1981 che si limitava, in realtà, a regolare solo il mondo del professionismo sportivo. La proposta di Legge Quadro sullo sport dilettantistico di ANIF colma di fatto questa lacuna.

Particolarmente atteso ovviamente anche l’intervento dell’On. Sbrollini. L’On. Sbrollini, non solo ha condiviso e sottolineato la validità del Progetto messo a punto da ANIF dopo un lungo lavoro che ha visto la partecipazione di una vasta area del mondo dilettantistico. Questo mondo attendeva da tempo un segnale sull’argomento dalla politica. È pur vero – prosegue l’On. Sbrollini -che non esiste come è noto, il Ministero dello Sport e questo può aver creato qualche ostacolo in passato, ma è altrettanto vero che la Delega allo Sport da lei ricevuta dal Consiglio dei Ministri le consente di muoversi oggi con maggiore libertà nell’ambito delle Istituzioni che a vario titolo vantano competenze nel mondo dello sport dilettantistico: Affari Sociali, Sanità, Istruzione e Lavoro ecc. La Delega con cui opera le è stata assegnata da poco tempo – precisa l’Onorevole – ma la determinazione che ha sempre caratterizzato la sua azione politica le consente di nutrire un sia pur cauto ottimismo sui tempi dell’emanazione della Legge. L’impegno e l’entusiasmo di Duregon – sottolinea l’Onorevole – supportato dalla competenza e dalla professionalità dei suoi partners, che ho avuto occasione di conoscere e apprezzare quali in particolare, Nerio Alessandri, Marco Tornatore e Alberto Succi, ci hanno consentito di mettere a fuoco i vuoti di una normativa che la politica deve assolutamente colmare attraverso una Legge che non collide con quelle sul tappeto, compresa quella che porta la sua firma, anzi le integra, consentendo al mondo delle imprese sportive di guardare il futuro con rinnovato ottimismo.

Dopo l’applauditissimo intervento dell’On. Sbrollini, prende la parola Nerio Alessandri, che ripercorre il lungo cammino di una piccola azienda (Technogym) nata nei primi anni ‘80 che di successo in successo bruciando le tappe è arrivata a raggiungere la leadership del settore, fino al punto di essere quotata in Borsa, in un momento particolarmente critico sul piano congiunturale. Ma tutto questo-prosegue, Alessandri –senza dover mai perdere di vista l’obiettivo su cui ha sempre orientato la sua azione imprenditoriale: l’impegno sociale. Wellness Valley, il grande centro sportivo, culturale, sociale creato da Wellness Foundation, vero e proprio punto di riferimento per il mondo accademico, quello delle scuole, dell’associazionismo sportivo e culturale e soprattutto della società vista nel suo complesso, testimonia questa linea. I principi ai quali si è ispirato Duregon – conclude Alessandri – nel portare avanti la proposta sulla Legge Quadro per lo Sport Dilettantistico sono molto vicini a quelli che hanno guidato la sua azione. 

Chiude quindi la prima parte del convegno Marco Tornatore

Tornatore, quale esponente di Acquanetwork, ha creduto, sostenuto e condiviso l’azione di Duregon fin dal suo primo momento. Acquanetwork, precisa Tornatore, è un punto di riferimento per tutto il vasto mondo che a vario titolo ruota intorno al settore acqua: Assonuoto, Assopiscine, Assofitness, Consorzio Spin, SIMIS. Le piscine – precisa Tornatore – soffrono una giungla di norme che prestano il fianco a “incursioni” esasperanti da parte degli Organi di Controllo. Da qui nasce il sostegno convinto del mondo dell’acqua al lavoro profuso da ANIF e dal suo Team. I grandi cambiamenti in Italia sono possibili – conclude Tornatore – tra gli applausi del folto pubblico presente, solo se qualcuno si batte con passione per migliorare quello che non va. E Duregon ci è riuscito per il bene del sistema sport nazionale.

Chiusi gli importanti e seguiti  lavori sulla Riforma dello Sport Dilettantistico, il Convegno prosegue con un tema di sempre grande rilevanza per la crescita del settore sport: “Registro Europeo Istruttori Fitnesss (EREPS)”. Sull’argomento sono intervenuti due alti esponenti di Europe Active Julian Berriman, Director Professional Standard Committee di Europe Active (EA) e Gabriel SainzPresidente centri fitness GO FIT. Il progetto è finalizzato, a valorizzare il profilo accademico degli istruttori fitness attraverso il riconoscimento europeo dei loro percorsi formativi seguiti nei Paesi di origine edattestati da organismi affiliati a Europe Active, tra cui ANIF . Sono previsti ben sei livelli di specializzazione che consentiranno al settore di avvalersi di una struttura operativa sempre più ampia e tecnicamente articolata.

Il lungo e caloroso applauso con cui terminano i lavori del Convegno testimonia un successo che è andato ben oltre le più ottimistiche previsioni della vigilia.

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